Percezioni

Le percezioni sono nostre compagne di vita, sempre con noi, ma spesso ignorate o non credute, eppure loro si fanno sentire o vedere, sono dentro di noi, sono tutt’uno con la nostra energia e la nostra anima e hanno ragione se le seguiamo, ma perché sono così spesso disattese?

Perché il rapporto con noi stessi non è ottimale (vedi larticolo “Autostima e Crescita personale“).

La via delle percezioni è dunque la via del nostro equilibrio e della nostra saggezza. Questo è il traguardo auspicabile, ma sembra così difficile per molte persone. Perché?

Perché tra tutte le situazioni difficili che si incontrano e si devono risolvere nella vita, quella più complessa è il rapporto con noi stessi. Si affrontano problemi gravi, relazioni complesse ma la relazione che risulta più difficile è con la propria vita. Eppure la nostra vita così evidentemente nostra, così impossibile sia svincolarci da lei perché siamo i suoi responsabili, resta per molti un enigma poterla vivere in armonia con sé stessi.

Il tempo aiuta molto, attimo dopo attimo si svolge la vita, con la consapevolezza di cosa la vita voglia significare, quanto sia importante, quanto valga, quanto insegni e come straordinariamente per ogni persona ci sia una storia e una lezione diversa, ma tutte portano alla stessa meta, la propria saggezza!

La saggezza dona l’integrità tra corpo, mente, emozioni, spiritualità, è il tempo delle intuizioni, compagne di vita e guide del cammino.

Sono le protagoniste quando si devono prendere delle decisioni, la mente ha dei dubbi, le percezioni hanno certezze che non fanno riferimento alla ragione ma a qualcosa che proviene dall’inconscio, da dentro, più o meno all’altezza del terzo chakra che rappresenta il potere personale.

Ecco quindi che si comprende come le percezioni siano uno stato molto personale non condivisibile né comprensibile.

Abbiamo le percezioni per via dell’intelligenza superiore che ci guida, è il livello spirituale della nostra vita, quello che tutto sa perché è connesso con la nostra anima saggia e immortale che sa tutto di noi, soprattutto quello che noi non sappiamo.

Le percezioni sono connesse con il qui e ora, il presente, la nostra connessione con il tutto dentro il quale siamo immersi.

Quando l’uomo viveva in stretto contatto con la natura, le sue percezioni erano la comunicazione con la vita attorno a lui e da queste sapeva cosa fare. Se questa era la natura originaria dell’uomo, questa caratteristica è sempre rimasta nel profondo del suo sentire ed è tutt’ora utilizzata dalle persone più profonde, più sensibili e più evolute.

Questo sentire si acquisisce con la crescita personale che porta anche alla crescita spirituale per raggiungere armonia e serenità o felicità, traguardi possibili e auspicabili per tutti.

Sicuramente avrete esperienza di percezioni seguite o non seguite.

Vi sarà capitato di dover prendere delle decisioni importanti per cui avete dibattuto a lungo sul pro e contro su cosa fare, poi avete deciso e dopo aver preso quella strada vi siete pentiti, dicendovi: “Dovevo dar retta alla mia vocina che voleva l’altra soluzione?

Oppure vi sarà capitato di decidere qualcosa d’importante senza nemmeno pensare, ma facendo velocemente una scelta spinti da una energia forte interiore che vi ha mandato da quella parte e siete poi rimasti contenti della scelta fatta senza consultare la mente? Ecco come funzionano le intuizioni. Per crederle e abituarsi a usarle occorre avere molta fiducia in sé stessi e quindi è tutto collegato con la propria crescita:
autostima
armonia interiore
saggezza
• intuizioni.

Secoli fa l’uomo nativo aveva quelle qualità o valori che erano appresi o per imitazione o per insegnamento dei saggi, non andavano a scuola ma erano saggi e sapevano vivere al meglio e amavano e rispettavano la vita.

Oggi, gli uomini evoluti, con studi superiori fatti, non si affidano alle percezioni perché non sono testabili, non hanno la sicurezza delle proprie percezioni, perché la crescita professionale non coincide con la crescita personale o spirituale.

Secondo me, la conoscenza e il riconoscimento delle esperienze antiche è fondamentale per la stabilità della vita delle persone e per la loro evoluzione (vedi l’articolo “Lo Shiamanesimo moderno“).

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