Il Natale nel cuore

Alla fine di dicembre, in tutto il mondo, si apre un sipario magico e inizia la favola del Natale.

Le tante luci di ogni forma e colore che brillano ovunque, ci parlano nelle vetrine, per le strade, dai balconi, tra gli alberi e poi tanti suoni, melodie, campanelli, voci che quasi cantano auguri, auguri, auguri…e poi una atmosfera fredda, spesso bianca di neve nell’emisfero Nord oppure piena di luce calda nell’emisfero Sud.

Ovunque alberi addobbati e presepi illuminati che spuntano dappertutto o Babbi Natale in persona che sorridono e agitano un campanello, vedendo tutto questo, senza accorgertene stai sorridendo.

Questa è la macchina del tempo che ti fa andare indietro senza accorgertene, ritorni bambino o bambina ed è una gran bella cosa tornare là quando iniziava l’attesa del miracolo, dell’arrivo del personaggio più atteso Babbo Natale o Gesù Bambino che poteva arrivare nel modo più insolito scendendo dal camino o attraverso la finestra chiusa o aprendo silenziosamente la porta quando fosse ben certo che tutti dormissero portando con se la sorpresa, ma nel nostro cuore c’era l’aspettativa, la speranza che rendeva bella l’attesa.

Quel periodo esiste ancora in fondo ai nostri ricordi, sepolto dalle innumerevoli esperienze che sono successe dopo, crescendo e facendo tante cose belle e brutte che ci hanno distolto da quella magica atmosfera ma che è ancora dentro di noi in qualche posto nei nostri sentimenti e per la nostra salvezza psichica possiamo ritrovarla, perché la speranza è una guida fortissima come una stella cometa.

Tutto ciò che abbiamo fatto è parte di noi sino alla fine della nostra vita.

Quei ricordi sono anche legati al cibo della festa perché il cibo non è soltanto il nutrimento del corpo è anche il nutrimento dei sentimenti e questo fatto ha una importanza maggiore di un normale appetito, perché l’abbinamento cibo-affetto avviene alla nascita, quando il neonato succhia il latte teneramente abbracciato al calore di chi lo nutre, cosicché è tutto confuso il sapore del latte, l’abbraccio, il profumo della mamma e questo soddisfa il primario bisogno dell’essere umano che è il bisogno di amore.

La vita va avanti, si cresce, succedono tanti avvenimenti belli, brutti, tumultuosi o inerti, ma il bisogno di amore è sempre presente e richiede nutrimento.

Il bisogno di amore nasce in ogni persona alla nascita nutrito con il latte e l’affetto materno.

La maggior parte delle persone rimane fissata al fatto che il bisogno di amore deve essere soddisfatto dall’esterno, se inizialmente era la mamma, poi sono i famigliari, gli amici, il partner, i figli…una richiesta che raramente trova soddisfazione, perché per quanto gli altri possano essere affettuosi, saranno sempre parzialmente affettuosi, poiché a nessuno è dato essere dentro alla emotività altrui.

Sono rari i genitori che insegnano a volersi bene, perché dovrebbero saperlo fare loro stessi, tuttavia questa è la soluzione al bisogno di amore, amarsi!

Amarsi significa accettarsi in modo incondizionato per sviluppare un amore profondo per sé stessi per trovare in sé l’aiuto, il comfort, la stima, l’incoraggiamento, la forza di rialzarsi, il coraggio, la gratitudine per tutto ciò che si fa, senza attendersi niente dagli altri, perché nessuno che è esterno, può sapere proprio quello che avviene nelle emozioni, nei sentimenti dell’essere umano.

Quante sensazioni importanti evoca l’atmosfera natalizia, significa il profumo della vita, la magia dei sentimenti, la speranza dell’attesa che è quella cosa di cui abbiamo bisogno oggi, la speranza che porta con sé l’ottimismo, il sorriso, il sogno, il coraggio della voglia di vivere, ma anche la gratitudine per quello che abbiamo, non importa se è poco economicamente, può essere molto emotivamente e sicuramente è nostro e inalienabile.

È evidente che non sono i soldi a rendere ricca una persona, i soldi vanno e vengono, sono rubati o persi, ma la vera ricchezza è nascosta nelle pieghe dell’animo umano che la protegge e la valorizza.

Nessuno perde questo grande tesoro che gli appartiene per tutta la vita e spesso il viaggio della vita è volto a fare questa grande scoperta.

Se noi abbiamo bisogno di vivere la speranza che ci regala entusiasmo verso la vita e inevitabilmente ci aiuta a cambiare, questo rivitalizza non solo per noi, ma anche il resto del mondo che soltanto noi possiamo proteggere e rivitalizzare se saremo capaci di farlo per noi stessi.

 

  

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