Il sogno che si realizzerà

La casa delle Rose è un sogno da realizzare ma anche una realtà e un progetto.

Il sogno di chi? Il sogno che probabilmente ebbero le donne creative della mia famiglia, che non poterono esprimere e vivere del loro potenziale e si limitarono a svolgere il ruolo che la famiglia e la società volevano che avessero.

È anche il sogno degli uomini della famiglia che furono molto attivi dedicandosi ai rapporti con la gente, al commercio internazionale, ad acquisire nuovi clienti vincendo la concorrenza con la professionalità e con la capacità di essere speciali, sicuramente vorrebbero che la casa continuasse a vivere.

Sono passati tanti anni, il mondo è cambiato, la tecnologia ha sconvolto il modo di vivere in parte facilitandolo, in parte alienandolo. La comunicazione globale ha avvicinato i popoli, ma ha distanziato le relazioni tra le persone.

Ci sono corsi e ricorsi storici, ma c’è qualcosa che rimane stabile e oggetto del desiderio ed è la ricerca delle relazioni autentiche, del benessere e della felicità. Valori importantissimi che non si acquistano con i soldi, sono una conquista personale, un percorso dell’uomo.

Il territorio Talice dove io sono costruita è un posto magico, rimasto inalterato nel tempo nonostante le vicissitudini della famiglia e i secoli trascorsi.

Tutte le persone che hanno abitato volentieri un posto e sono volate via, hanno lasciato la loro energia in quel posto. Energia piena di sentimenti e di amore, magari non espressi in vita, ma dentro alla loro anima. Questa energia è palpabile e si manifesta con un senso di benessere che avvertono anche le persone più insensibili, si sentono bene, anche se non sanno perché, avvertono che stanno volentieri qui.

Questo è il valore che abbiamo io e il mio territorio.

Gli avvenimenti che sono successi, e che mi hanno riguardato, piano piano hanno fatto si che se ne andasse ogni testimonianza fisica del passato e che io diventassi di proprietà degli ultimi figli della mia famiglia che più sanno interpretare i valori che hanno caratterizzato la famiglia nel tempo, adeguati all’epoca attuale.

Il setaccio del tempo ha selezionato le poche persone che mi sono rimaste vicine e che vivono la loro vita in modo internazionale. Loro lo stanno capendo piano piano, io casa lo sapevo e sto pazientemente aspettando.

Tengo a bada il tempo, le intemperie e i danni che stanno facendo per colpa dell’usura che mi affligge, li contengo ai minimi termini, perché attendo, do il tempo ai miei discendenti di trovare le risorse e di individuare quello che il nuovo e vero destino mi farà rinascere a nuova vita, rinnovando il mio scopo in chiave moderna, ma di significato antico e sempre validissimo, il benessere, l’autenticità, l’accoglienza.

In me ci sono le energie delle anime che ci guardano dall’Infinito, ma sono ancora li. Tra loro c’è accordo, perché dove sono ora, sanno tutto, sono finalmente felici, hanno compreso ciò che prima non sapevano, si sono incontrate e riconosciute, inutile dire che dove sono ora hanno trovato felicità e amore e lo mandano a noi tutti.

Si percepiscono nei piccoli segnali e nell’aiuto che mi danno permettendomi di attendere gli eventi che inevitabilmente succederanno, mentre i miei discendenti stanno lentamente comprendendo cosa c’è da fare.

Per esempio l’acqua del pozzo continua a esserci, mentre i pozzi nei dintorni si sono asciugati per la forte siccità di questa estate.

C’è un uccellino canterino che come la famiglia si siede sotto il tiglio inizia a cantare saltando da un ramo a un altro, si avverte che comunica qualcosa di bello a tutti.

Marialaura poi per tutto il tempo che è rimasta in vacanza presso di me, ha avvertito un piacevolissimo profumo di gelsomino che l’avvolgeva e nessun altro lo sentiva.

Laura ha accolto alcuni clienti per sviluppare con loro e condurre l’argomento della leadership, in questo territorio fuori dal mondo. E’ stata un’esperienza che li ha enormemente aiutati, perché prendessero coscienza della loro identità e di quello che era necessario fare per armonizzare la loro vita. Hanno lavorato sul piano spirituale che è molto presente nel giardino. Su quel piano c’è saggezza e apertura mentale e di sentimenti. L’energia spirituale aleggia in tutta la proprietà, chiunque entra nel giardino si sente bene, è come tornare indietro nel tempo e sentirsi abbracciati teneramente per abbandonare ansie e preoccupazioni. Questa piacevole esperienza si ripete costantemente ed è un mistero da dove origini quello stato così piacevole. Che siano la terra, i fiori, gli alberi o i muri della casa che operano il miracolo? Laura sa che è tutta la storia che nutre tutto il posto.

Questi risultati hanno convinto Laura a proporre tutte le estati la formazione residenziale così potente e così utile.

L’Italia è il paese più piccolo, ma più bello che esista. E’ un contenitore di ogni sorta di bellezza dal Nord al Sud, in modi diversi, la bellezza espressa in numerosi modi, ma tutti riconducibili al significato della nostra terra.

Io sto pregustando una nuova vita, ho visto molte trasformazioni nel mondo attorno e dentro me, ho fatto parte di una cultura che ora è scomparsa. Un modo lento di vivere la vita, un modo diverso di considerare i rapporti umani, la tecnologia era inesistente mentre invece c’erano relazioni sociali.

Sono invecchiata e acciaccata fisicamente, ma sono integra e ben viva emotivamente e spiritualmente. Si stenta a credere che una casa abbia sentimenti e pensieri, invece è così. Ho conservato quanto di valore sia passato per i miei mattoni, ho conservato profumo e frescura, ma soprattutto lo spirito di un’epoca finita, ma non per me e pazientemente attendo.

So che chi soggiorna presso di me non mi dimenticherà mai più, perché lo avvolgo nella mia pace e nell’abbraccio di un’accoglienza ottocentesca, autentica.

Con le mie parole avallo la cultura celtica e la cultura nativa che già migliaia di anni fa insegnavano che tutto ha un’anima, anche le pietre e io do voce a questa anima, non solo io, ma il mio giardino, i fiori, gli alberi che formano il parco.

Un grande scrittore Herman Hesse ha scritto queste parole:

Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Essi non predicano dottrine o ricette, predicano, incuranti del singolo, la legge primordiale della vita.

Un albero dice: in me è nascosto un seme, una scintilla, un’idea, io sono vita della vita perenne. Unico è l’esperimento e il disegno che l’eterna madre con me ha tentato, unica è la mia forma e la venatura della mia epidermide, unica la più piccola screziatura di foglie delle mie fronde e la più piccola cicatrice della mia corteccia.

Il mio compito è, nella sua spiccata unicità, dare forma ed evidenza all’eterno.”

Ho dentro di me le antiche presenze, buone presenze, non sono fantasmi, sono energie anche quelle che non si sono manifestate in vita, ma erano nell’animo delle mie “figlie” ed è l’energia dell’amore espresso in diversi modi.

Quella di Rosa cui le hanno strappato i figli, dentro di lei c’era tanto amore. Quella di Fanny nella speranza dell’attesa dell’amore, quella di Emma innamorata dell’arte, quella di Luisita che amava la vita oltre la malattia e il coraggio di vivere che ha trasmesso a sua figlia Laura per andare avanti, per crescere, per essere indipendente, per lavorare ed essere utile a tutte quelle persone che si sentono diverse dagli altri, per riscattare quel senso d’impotenza e passività che ingiustamente le imprigiona.

Prima che io fossi costruita da Vincenzo, le mie fondamenta erano medievali e quei muri hanno vissuto l’epoca delle fate e quella dei secoli successivi di cui ho parlato, ma non mi hanno raccontato molto di quel tempo, mentre io sono stata testimone di tutti gli eventi dei protagonisti che ho descritto e che mi hanno abitato da quando sono stata esposta all’ammirazione di tutti e come sono ora nel mio declino.

Ora che sono arrivata al traguardo importante dei centosettanta anni è venuto il momento di raccogliere quanto ho seminato e di tener conto di quanto ha pescato la mia lunga vita.

Mi rendo conto del filo conduttore che ho condotto e che ha attraversato nel tempo, le varie vite delle mie figlie.

Riconosco quelle che sono emerse dal gruppo, avevano tutte una buona disposizione di cuore verso gli altri, sapevano accogliere sia con l’atteggiamento, sia offrendo ciò che sapevano fare.

La loro capacità manuale era indiscussa, le loro mani parlavano, erano il loro capolavoro e molti loro lavori sono conservati come testimonianza di lavori femminili di eccellenza e sono conservati come reliquie.

Altre capacità hanno avuto non nelle mani, ma nelle parole sapute esprimere per chi ascolta, nella profonda comprensione dei loro vissuti e nel contatto speciale instaurato con la loro anima.

La squisitezza delle mie antenate era molto pratica, come quella dei miei antenati e l’amore per quella terra e per la casa è rimasto lì tra quei fiori, quelle aiole e quegli alberi e nell’odore speciale che conservo. Chiunque venga in quel giardino rimane sorpreso dalla sensazione di pace, serenità e dolcezza che emana l’atmosfera, perché c’è molta energia positiva, che tutti avvertono in quel posto.

Perché è un sogno? Apparentemente perché io vecchia casa sono ancora in attesa di essere curata e ripristinata, occorrono molte risorse economiche per farlo, ma io faccio in modo che non se ne preoccupino. Intanto Laura seguendo il suo istinto nativo, si è occupata del giardino dove ha piantato nuove rose e del “campo del Dragone” dove ha piantato nuovi alberi per creare un parco e abbellire il paesaggio.

Il sogno sarà rendere tutta la proprietà fruibile per attirare persone speciali.

L’Universo aiuta a realizzare i desideri se sono profondamente voluti, l’energia personale attira altra energia, quella universale.

Apparentemente sembrerà far succedere i miracoli, ma saranno i fatti a parlare. Non sono miracoli, sono normali avvenimenti quando c’è molta determinazione per farli accadere. E’ un insegnamento.

Significa saper vivere e capire il significato della vita che sono gli argomenti più importanti, per essere felici.

Laura ha sviluppato un percorso per chi vuole ascoltarla.

Laura è una guida e dice di voler guidare un gruppo di aquile perché possano trovare la loro rotta e guidare a loro volta altre aquile.

Perché le aquile? Perché sono gli uccelli che volano più in alto e simboleggiano lo Spirito Divino.

Gli uomini, come le aquile, devono imparare a volare in alto senza fatica, sfruttando il vento, esprimendo il potenziale interiore che fa spiegare la potenza delle ali.

Laura vuole aiutare le persone a sentirsi aquile e rendersi conto di avere le ali per raggiungere le loro altezze.

Guidare aquile vuol dire guidare leader del proprio destino, scoprire il coraggio e la creatività dell’intraprendenza buona che porta a nuove mete per guidare altri alle loro mete.

Queste sono le persone di cui tutte le culture hanno bisogno.

La maggior parte delle persone è attratta dall’importanza dei beni materiali come meta principale della vita e sono tormentate dal pensiero dei problemi e dalle convinzioni sulle difficoltà, sull’impossibilità, sull’incapacità di cambiare e non ammettono di essere responsabili di guidare la propria vita.

Tutta questa montagna di negatività è il peso che costantemente portano le persone infelici. Questo peso spesso si tramuta in malattia come messaggio forte che la vita manda alla persona che si ammala perché cambi il suo modo di pensare e quindi di vivere.

È una teoria sviluppata anche dal dottor Hammer che ha creato la nuova medicina germanica.

Si può smettere di essere negativi e pessimisti, si può cambiare atteggiamento e amare la vita, perché è un diritto essere felici e generare positività negli altri.

In ambito internazionale, con l’andare del tempo, c’è un’involuzione terribile dovuta al malefico potere che hanno i soldi e i bene materiali che portano a guadagnare soldi. Oltre a questo il desiderio di potere ha portato a prevaricazioni inaudite degli uomini tra loro.

Quante guerre, guerriglie, aggressioni, odi, cattiverie di ogni sorta portano il mondo in una pericolosa china verso qualcosa di misterioso e terribile che s’intuisce. La parte opposta di tutto questo è quello che serve al mondo di oggi, è amore, solidarietà, comprensione, collaborazione, rispetto per il tutto, cultura e crescita.

Credo che insegnare ad amare e crescere sia la medicina che occorra oggi. Io sono stata testimone che tutti i dolori che ho visto tra le mie mura erano originati da mancanza di amore.

Il dolore che affligge le persone è lo stesso che affligge l’umanità. Perché dove c’è violenza, odio e prevaricazione non esiste amore.

L’energia che mi tiene ancora in piedi è l’energia di amore di quelle persone che l’hanno nutrito per me e se questo è così evidente per una casa fatta di mattoni e calce, quanto sarà importante per chi è umano ed ha sentimenti, passioni e pensieri che lo rendono vivo?

Anche l’odio è una forza che rende viva una persona, anche la ricerca del potere è una forza viva, sono entrambe negative, ma sono forze.

Il potere dei soldi è il potere personale non sono negativi di per sé, sono energie, diventano negative quando l’essere umano le usa solo per se stesso.

L’obiettivo dell’amore è un possibile obiettivo che custodisco condividendolo con chi mi ama, ma potrebbe esserci un diverso futuro per me che attendo e quale potrebbe essere?

L’obiettivo è la capacità di cambiare e il valore del coraggio è quello che ora è necessario per vivere. Il coraggio del cambiamento, di smuovere energie represse, talenti mai usati, coraggio di vivere una vita piena e significativa. Quello che non hanno fatto le mie figlie casalinghe per sempre, succubi delle convenzioni, dei pregiudizi, mai autonome, incapaci di avere l’autostima del proprio potenziale di cui esserne fiere e mantenersi con i propri talenti.

I cambiamenti politici avvenuti negli ultimi anni sostengono le donne a contare sulla propria forza, a essere orgogliose di essere donne capaci di tutto ciò di cui necessitano, orgogliose di esistere come donne e di dimostrare il proprio valore.

Questo è quello che hanno fatto le ultime tre donne Talice, che scrivono alla fine di queste pagine. Non hanno chiesto aiuto a nessuno, forti dei loro valori personali e dell’amore che hanno ereditato come unico bene immateriale, ma fortissimo, invincibile forte come il tempo.

Se sarà necessario che io fisicamente cambi, che mi trasformi, lo farò contenta, perché so che la forza di cui siamo permeati sta nell’energia del posto, della storia spirituale, unica verità della vita.

Anche io come espressione femminile della vita posso essere creativa, trasformarmi, adeguarmi al nuovo modo di vivere, ma continuando a offrire positività, calore, energia vitale, amore incondizionato a chi ha bisogno di rigenerarsi e attendo quindi la mia trasformazione, l’adeguamento al modo migliore per cui esistere oggi.

C’è anche un altro importante obiettivo che l’umanità deve riconoscere ed è il rispetto della terra, perché rispettandola, l’uomo rispetta se stesso. Invece non è così. L’ignoranza dell’ecologia e il desiderio dello sfruttamento delle risorse, stanno trasformando il cambiamento di clima che sta danneggiando tutti, terra, uomini, animali, piante e morfologia stessa del pianeta.

In questo paesino, la cultura intensiva della vigna ha completamente assorbito i contadini che hanno fatto morire il paese, cosa può succedere loro in un prossimo futuro? Quali malattie li colpiranno frutto dei trattamenti chimici che abbondano nelle vigne? Nessuno si pone questo interrogativo.

Questo è il mondo che mi circonda, ma il mio piccolo mondo ha i suoi desideri.

Voglio ospitare ancora storie d’amore possibilmente a conclusione felice.

Voglio aiutare a esprimere la magia del posto sotto forma di benessere per alcuni, di ispirazione per altri, di cambiamento necessario, di coraggio che incomincia, di avventure che iniziano.

Io Casa delle Rose rappresento il posto adatto per lavorare, per imparare a comunicare, per saper costruire relazioni e capire la semplicità della vita, tornando indietro nel tempo, rilassandosi e imparando a conoscere se stessi più profondamente, anche utilizzando il ricordo di vite passate che rivelino talenti posseduti, per farli rivivere oggi per vivere meglio.

Io sarò la cornice per offrire saggezza, accoglienza, onorando oggi i talenti inespressi dalle donne del passato.

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