Più vita non Meno Pausa

Come rassegnarsi al tempo che passa, quando ci sono esempi che ci indicano che la strada diventa sempre più attraente?

Quando fortunatamente la donna fa il giro di boa dei 50 anni, si avvia verso lo spettacolo più bello della sua vita. Prima ha costruito la base, ha ottemperato ai suoi doveri di donna, ha nutrito, allevato, curato gli altri, tutti quelli che ha avuto intorno, ha sviluppato i suoi talenti, ha capito cosa sa fare, ha capito di esistere.
Da quel momento inizia la sua età d’oro per fare brillare il suo valore, per occuparsi finalmente di se, per costruire ciò che desidera in prima persona, per realizzare il suo sogno.
La medicina è prodiga di consigli, di prevenzioni, di attenzioni, di ricostruzioni e di ogni sorta di aiuto per l’ottimo e continuo funzionamento del suo corpo.
Tuttavia, la donna che ha scelto generosamente di offrire il suo corpo alla collettività, ha per se uno spirito e un’anima.

Di queste sue parti io voglio occuparmi, come psicoterapeuta e guaritrice dell’anima, ma soprattutto come donna ormai saggia perché ho superato da qualche tempo quella boa e la menopausa è ormai un ricordo.
Quando la vita attrae, non s’invecchia, quando conoscersi e amarsi si sono verificati, allora stiamo facendo la migliore prevenzione psichica per essere sani.
Allora è possibile vivere a lungo serenamente con la continua curiosità di aspettarsi che cosa venga dopo.
Quando la donna entra in questa età con ancora tanti sogni e tante cose interessanti da compiere, conserva il suo fascino, perché lo specchio interiore che lei ha di se stessa la riflette sempre giovane e sorridente.

Per ritrovare o conoscere la Seduzione, sia per la donna come per l’uomo, andiamo alle origini per imparare un modo, una disciplina che porti a creare un comportamento che conduca ad accettarsi e piacersi.

Per quanto riguarda la donna è la disciplina delle emozioni e dei sentimenti, il culto della divinità femminile che si trasforma in lei. La gioia d’essere donna contempla ogni giorno un linguaggio capace d’esprimere il femminile per richiamare il maschile.
I sogni si realizzano con mente e inconscio uniti per spazzare sicuramente le delusioni ricevute, per recuperare e fare riemergere l’originaria luce interna.
La gioia di essere femmina va curata ogni giorno e un notevole aiuto è indossare la pietra di luna (l’adularia) per nutrire il femminile sopito.
Perché quando una donna lotta per farsi il suo spazio nel mondo attrae a sé molta energia maschile che le costruisce una corazza tutt’intorno che nasconde il femminile.
La ribellione porta a camminare su tragitti maschili che richiamano individui poco maschili, attratti dal suo maschile, per nutrirsene, più dipendenti che portatori di sicurezza.
La donna allora deve fare il lavoro inverso, riavvicinarsi al proprio femminile per sconfiggere la solitudine, perché esiste la luce del femminile, ma se non sa riconoscerla, allora il femminile è in pericolo, perché c’è la tendenza a rapportarsi a un modello inesistente.
Ciò che conta non è l’avvenenza, ma è il fluido del femminile e le convinzioni su di sé per arrivare ad avere il proprio corpo.
Bisogna dare interiormente la forma della propria figura ideale, perché è l’immagine interiore che ha la donna di sé che la trasforma in Dea.
Mai disprezzarsi né criticarsi, per non incorrere in somatizzazioni che sembrano malattie, perché solamente la donna è nemica di se stessa.
Per brillare, attrarre, occorre innanzi tutto iniziare ad amarsi proprio così come si è, accettarsi ed anche esaltarsi e a poco a poco il corpo ubbidisce a ciò che allucina la mente. Poi comportarsi come dee e per mettere in moto la vita, iniziare a fare del movimento, molto semplicemente camminare e per plasmarsi prima occorre conquistare il proprio amore e la fiducia in se stesse.
È necessario il nutrimento del femminile per tornare a rivivere. Una gran donna crea stabilità e speranza, non si appoggia, rieduca la sua vita e sa rieducare anche gli altri, sa essere interessante, vitalizzante. Occorre saper invitare nella casa dell’anima dove si sta bene con noi stessi.
La casa è il luogo sacro per la donna che la trova o la trasforma liberando, curando il femminile, è lo spazio, dove rispecchiare la propria femminilità con un senso reale di possedere un femminile più ricco e fiducioso che si  
libera dal dentro, dal profondo e dalla fiducia e diventa anche la seduzione di un sogno.
Il sogno è la traccia del possibile divenire, è ricco chi sa specchiarsi nel sogno tanto da trasformarsi nel sogno per costruirlo giorno per giorno e mettere luce nei significati più ricchi.
 

(Tratto dal libro “Il fascino della Seduzione” di Laura Cuttica Talice, ebook su Amazon.)

Allora ben venga la menopausa come momento liberatorio e nuovo sentiero nel viaggio della vita di ogni donna.
Diventa il periodo più fecondo e più intimamente felice che la donna trova se cerca la sua evoluzione.


La mia collaborazione con il centro genovese della Clinica Montallegro: 
è volta ad aiutare, unitamente ad un bellissimo team di ginecologhe, sessuologhe, nutrizioniste, (vedi “Menopausa precoce” di Cristina Pivetta e “Disturbi in menopausa” di Daniela Gerbaldo) in modo nuovo, le donne in menopausa che vogliano conoscersi meglio e finalmente vivere felici.

 

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